Dai libri di fantascienza alla realtà il passo è breve

Siamo ormai abituati a sentire e ad usare  ( a proposito o a sproposito) il termine Metaverso ma sappiamo davvero di cosa stiamo parlando?

Se andiamo ad analizzare il termine scopriamo che etimologicamente suonerebbe come “qualcosa che va oltre l’universo”. Di per sé la parola metaverso (metaverse) è una perfetta congiunzione tra passato e presente che unisce  il prefisso in greco antico “μετα-” (“attraverso, oltre, dopo”) con il suffisso “-verse”.

La definizione più accreditata al momento è quella fornita da Matthew Ball, autore di un compendio sull’argomento chiamato “The Metaverse Primer”:

“Il Metaverso è una rete perdurante di mondi 3D che si espande in tempo reale, che restituisce un senso d’identità continuo nel tempo, in cui gli oggetti permangono e che tiene memoria delle transazioni effettuate in passato. Un numero di utenti illimitato, ognuno con il proprio senso di presenza fisica, ne può fare esperienza sincronicamente.”

Andiamo alle origini :

il termine Metaverso fu coniato nel 1992 da Neal Stephenson, autore del romanzo fantascientifico postcyberpunk “Snow Crash”. Nel libro, il Metaverso era una realtà virtuale 3D, open-source e non controllata dalle multinazionali, sovrapposta e integrata con il mondo fisico, in cui le persone si muovevano attraverso i propri avatar.

10 anni dopo questa visione fantascientifica si realizza in un video gioco , “ Second Life” , in cui, seppure con una grafica poco definita, i giocatori hanno la possibilità di creare un loro personaggio al quale far vivere una seconda vita.

Al cinema nel 2018 è  Steven Spielberg a parlare del mondo distopico e dei pericoli del metaverso nel suo  “Ready Player One” . Questo film rappresenta forse la più fedele rappresentazione di quella che sarà in un futuro molto prossimo, una rete di mondi virtuali interconnessi in cui ogni utente può entrare e fare esperienza utilizzando visori di realtà virtuale e guanti aptici. Un luogo in cui si interagisce con tutti gli altri utenti , si comprano oggetti, si gioca e si lavora in contesti immersivi ricostruiti digitalmente.

In sostanza un Mondo Virtuale Universale e immersivo in cui ognuno può essere chi vuole e come vuole, facilitato dall’uso della realtà virtuale e della realtà aumentata.

Nello specifico dovremo familiarizzare con alcune delle tecnologie più innovative:

  • Virtual reality o VR, il termine significa letteralmente “realtà virtuale”. Si tratta di un mondo digitale totalmente artificiale ma speculare al mondo reale. Si utilizza con appositi visori e con guanti speciali che consentono di interagire con gli elementi del mondo. Il sistema consente l’isolamento e l’immersione totale.
  • Augmented reality o AR . In italiano “realtà aumentata”. Da non confondere con il VR, l’AR non prevede una totale immersione ma consiste in un’estensione o potenziamento del mondo reale. E’, in pratica una integrazione digitale al mondo reale , una serie di informazioni e/o immagini generate dalla tecnologia. Nel campo visivo dell’utente , attraverso l’uso del display dello smartphone o del tablet, appaiono informazioni aggiuntive sulla realtà circostante.
  • Mixed reality ovvero “realtà mista”. Come dice il termine stesso la MR genera una esperienza che comprende sia la realtà virtuale che la realtà aumentata. Il risultato è che gli utenti possono interagire contemporaneamente con situazioni reali o artificiali.

                   Dalla Fantascienza alla realtà il passo è breve…..anzi è già oggi!